Analisi attualistica della crisi economica e d'identità che attraversa le democrazie occidentali. Si narra di come la disillusione odierna abbia preso forma dall'efficientismo moderno che limita la vita a dei calcoli.
Periodo storico otto-novecenteso ripercorso dal progresso apportato dalle socialdemocrazie europee, degli errori commessi aldilà e aldiqua dell'Atlantico nella cessione totale del potere alla globalizzazione liberstica, alla mancanza della visione internazionale estensibile della solidarietà e del welfare, valori riproponibili di eguaglianza e libertà che l'autore fa nelle pagine finali, in soluzione delle tante crisi morali/cicliche ed economiche, nonché intergenerazionali.