sabato 30 gennaio 2016

Musica di merda - Carl Wilson


Saggio che ripercorre il percorso di accettazione di Wilson della musica pop mainstream di Celine Dion come la cosa più naturale possibile. Partendo da posizioni sofisticate e come critico e anche nei gusti la tesi di fondo del testo cerca di comprendere i perché dei gusti musicali delle persone in un'epoca altamente segmentata dal marketing e sebbene non sia facile, ci riesce a coinvolgere, vuoi per i vari contributi critici nella seconda parte, ma pure per un'analisi storico/sociologica della formazione dello schmaltz nel panorama sonoro americano. Il fatto che Celine Dion sia canadese la rende poi un'interessante case study ai limiti dell'incredibile, cioè quando un'alta professionalità si unisce a dei common sense mondiale delle persone trasversalmente parlando. Per sfatare molti miti, ce la dobbiamo vedere con diverse stratificazioni classiste, di genere e di razza. Questo semplicemente non porta ad una conclusione sui gusti giusti o sbagliati, ma invece al riconoscimento del valore dell'apertura mentale e accoglienza delle varie forme di espressione artistica, se pure sempre forse in contraddizione tra di loro. Curioso.

giovedì 21 gennaio 2016

Financial Innovation - Michael Haliassos


Book published by MIT Press in 2013 short after the financial crisis that has devasted the world.
The innovation is a base for prosperous future and the major theme of this reading. Eleven chapters treat the history, psicology and the understanding of financial instruments, as the Inflation-Indexed Bond Markets, the Crisis and Innovation in the Housing Economy (too little innovation). Many studies are reported, theoretical aspects faced by mathematical explanations. Style Investing is another chapter that value the past experiences and the shortcomings into tackle the risk management that creates the crisis. The products as MacroMarkets for balancing the risk through hedging and correlation are the new possibilities that the world of finance try to present to institutional and private investors without patents availability to register. The failures are unpredictable in finance, but this mean that hedging products for housing market need to be implemented more and more because the main meaning of the crisis is that the price of houses can't be in growing forever and the innovation could be an answer. The general aim could be the enhancing of market liquidity and the last example concern the performance risk of small stocks capitalizations versus stocks with large capitalizations, described as a correlation from liquidity of equity to risk management in growth periods or small stocks performance vs blue chips.

venerdì 1 gennaio 2016

Cultural accountability - Stefano Monti


Perché la cultura non può essere misurata? Sembra questa la domanda ricorrente di questa analisi puntuale del fallimento culturale italiano. La problematica della sostenibilità progettuale è ad ampio raggio e profondamente collegata alla sostenibilità economica, in pratica la vasta quantità e qualità di indici presente in tutti i settori produttivi viene ancora sistematicaticamente evasa nel settore culturale; il sostegno pubblico mentre subisce una forte diminuzione, richiede una forte ridefinizione dei metodi di valutazione della meritorietà. I vari Global Report Indexes riportati sono un primo tentativo insieme all'introduzione della Corporate Social Responsibility verso l'avvicinamento del sostegno privato alla cultura. Questo perché l'ampliamento dei mercati denota l'esigenza di una diffusa oggettivazione degli stessi e conduce alla ricerca di un equilibrio che si basa sulla capacità di consumo degli utenti, come pure nella reale conoscenza del benessere e dell'indotto socio-culturale creato in Italia. Numeri che già oggi ci dicono che siamo a 400000 occupati e a 214 miliardi di PIL prodotto. La prassi dell'accountability/rendicontazione è il concetto centrale per il futuro, per la gestione strategica, finanziaria e delle risorse umane nelle imprese culturali private e pubbliche. Il fatto che esistano le PMI come tante istituzioni a livello locale può solo indurci a chiedere come mai nell'economia digitale/multimediale/culturale i colossi americani la facciano da padrone e infine per cercare di cambiare le cose positivamente, che cioè tutti gli attori si sentano partecipi e condizionanti nell'effettiva gestione delle pratiche culturali, dove il privato è bene ribadirlo, non è una moda passeggiera, ma vista la struttura economica fondamentale delle nostre società è qui per generare ricchezza e valori positivi.
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