venerdì 26 novembre 2010

Pascal - Vita, pensiero, opere scelte

Nono testo della collana de "Il sole 24 ore - I grandi filosofi".


Letto in parecchio tempo, di una attualità storica presente e passata. La vita e le opere di Pascal in quest'opera abbastanza completa, sono sia originali sia commentate. Massarenti da ampio spazio alle varie ermeneutiche posteriori a Pascal, con amplia bibliografia e con un buon metodo cronologico. Ci mette del suo ponendo il lettore, ignorante come me o meno, di fronte alle aporie del suo pensiero, delle "provinciali" e dei "pensieri" con la costante domanda di fondo del perché l'uomo è apologeta della sua vita cercandovi continuamente un senso.

martedì 16 novembre 2010

Festival management e destinazione turistica - Barbara Maussier

Testo del 2010 presentato anche al


di Bologna. Libro che mancava nel panorama editoriale italiano, con taglio prettamente pratico. Si può dire che è lo stato dell'arte attuale dei circa 1000 festival organizzati in Italia alla fine di questo anno di crisi, che confermano un trend: la fame di cultura e arti, si accresce con la scomparsa del ruolo della TV pubblica ed la contestuale pervadenza di internet. Da un punto di vista sociologico è la naturale conseguenza del fatto che sempre più gente è istruita, anche nelle località di collina o montagna dove questi festivals si svolgono. Analisi sociologica che ha come testo di riferimento in
Eventi culturali e partecipazione sociale. Una lettura sociologica
di
Ieracitano Francesca
e che leggerò a breve.

La sintesi del testo in questione, è la programmazione e progettualità. Si parte dal contesto generale di riferimento e si passa per la scomposizione del lato artistico rispetto a quello organizzativo. Il valore artistico è dato dalla multidisciplinarità dei festival e in un mondo sempre più globalizzato, dalla provenienza estera di perlomeno una buona metà degli artisti nei festival già affermati. A livello organizzativo, che è poi la parte più trattata, ci si concentra su tutte le tematiche dai finanziamenti/sponsorizzazioni alla logistica, passando per il budget, l'organizzazione delle risorse umane che saranno sempre più in futuro l'humus dei festival. Esse infatti facendo breccia nel territorio locale, a parte alcune lodevoli eccezioni come il Festival della Letteratura di Mantova, porteranno sempre più a ridefinire i festivals come prodotti turistici da contestualizzare ad un'offerta molto marcata di beni artistici e culturali nel nostro paese degli 8100 comuni. Si prodotto turistico perché valorizzerà sempre di più le specificità di un territorio che magari in apparenza è addormentato, ma che va solo risvegliato, cercando di coniugare il benessere portato dalla cultura (si parla di ritorni nei festival più riusciti fino a 10 volte tanto il capitale investito) con un grado di complessità sociale sempre maggiore e di sfida nel democratizzare questi eventi e renderli fruibili e rispettosi delle esigenze di crescita armonica di economia e eguaglianza civile.
 

giovedì 11 novembre 2010

Festival 2010 - Morellini Editore

Guida indispensabile ai Festivals italiani, scritta in modo semplice, con utili informazioni e/o indirizzi internet da dove recuperarle.
Sono qui "recensiti" in breve qualche centinaio di festival, che non sono tutti, dato che al
 
 
a cui ho partecipato la settimana scorsa, se ne contavano quasi 1000.
Appassionante l'aspetto delle varietà delle tematiche trattate, cinema, culture, musiche, teatro, scienze, e della suddivisione regionale che in italiane è e resta di pressante attualità. Notiamo infatti, anche se nel libro non c'è scritto, che tutti i Festivals sono fondati nel contesto di una comunità piccola o grande, ma affine alla tematica discussa, ma soprattutto il grande apporto del volontariato, che al Festival Letteratura di Mantova può arrivare a quasi 4000 volontari.
 
Oggettivamente ben distribuiti in tutte le regioni, formano una peculiarità tutta italiana, perché va a insistere in particolare sulla riscoperta e voglia di comunità, le piazze dei paesi come luoghi principe, i vari edifici storici di cui l'Italia è ricca, creano questa opportunità di rivitalizzazione che nei prossimi anni si strutturerà sempre meglio.
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