giovedì 22 gennaio 2015

Analisi critica - Incontro pubblico 21 gennaio 2015, demanio sciabile e infrastrutture



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Riunione pubblica di ieri sera a Dosoledo sul collegamento sciistico, partecipata da circa 80 persone: Piano di gestione sostenibile/ammortamento del nuovo impianto su 30 anni. Ecco alcune mie considerazioni:

1. Si conosce la lunghezza dell'impianto di risalita che è 2,5km e approssimativamente della lunghezza delle 2 diramazioni delle piste, verso il Passo Montecroce e verso Campotrondo che è di circa 5/6km complessivamente. Su mia richiesta non si conosce la portata oraria del nuovo impianto in connessione con l'efficenza del trasporto pubblico prospettato dalla nuova giunta; nel frattempo l'attuale impianto di Col dla Tenda da circa 1000/1200 persone l'ora è andato raramente oltre le 5000 persone al giorno compresa l'attuale offerta di nuovi km di piste e di innevamento programmato e si attesta attorno i 1000 passaggi giornalieri nelle giornate feriali (non esiste un analisi dei flussi turistici, ne dei target di mercato, il che mi permette di affermare che il problema è di civismo e questa scelta culturale prima che economica non è ancora stata fatta, lo possiamo osservare già dallo proporzioni nell'utilizzo dello skibus rispetto all'utilizzo dei prati di Padola come parcheggi, ma anche dall'utilizzo quasi inesistente dei nuovi autobus sperimentali da ottobre 2014 da e per San Candido, cioè su 4/600 occupati in Val Pusteria, praticamente la quasi totalità si reca quotidianamente con mezzi propri nonostante il vantaggio economico (0,08€ fino ai 1000km e 0,04€ oltre i 1000) . L'occupazione creata dall'indotto è paragonabile nel semplice numero di attività commerciali degli anni 90 rispetto ad oggi (c'era la trasmissione di Tele Comelico, quella del fiocco rosso che contava una ventina di aderenti ed ora nelle vie centrali sono quasi scomparsi i negozi) anche perché il tipo di turista è rimasto lo stesso, al 90% è italiano (a Sesto è metà straniero).

 2. Su mia richiesta non si conoscono i consumi d'acqua necessari per l'innevamento: I cannoni sparaneve producono di norma solo due metri cubi di neve per metro cubo di acqua, mentre la portata media del Torrente Padola si conosce ed è di 3,7 m³/s  (considerando anche l'impatto antropico previsto a valle con gli insediamenti e la nuova centralina al Pissandolo)

3. Su mia richiesta l'analisi della sostenibilità (gestione e ammortamento) trentennale dell'opera come prevista dal Fondo Brancher è fatta sui numeri della Pusteria (20 volte i nostri almeno in termini di presenze turistiche annuali a Sesto)

4. La speranza del sindaco è di arrestare il crollo demografico nei prossimi 10 anni. Osservo che sulla tendenza demografica Istat e dati sulla disoccupazione e popolazione inattiva difficilmente stimabile, ma alta vista l'età media di 46 anni sarebbe necessario creare 100-150 posti di lavoro per occupare i soli attuali minorenni che entreranno nel mercato del lavoro allineandoli al già basso tasso di occupazione italiano del 55% della popolazione attiva, per non menzionare gli ultimi dati sul Tasso di Natalità: 4,4‰ (ovvero 7138° posto su 8092 comuni) Tasso di Crescita = Tasso di Natalità - Tasso di Mortalità + Tasso Migratorio (ovvero 6298° posto su 8092 comuni).
Negli ultimi anni sono circa 50 i posti di lavoro creati dall'indotto degli investimenti nel turismo a Comelico Superiore come affermato in consiglio comunale qualche anno fa, con già alle spalle un decennio e decine di milioni di investimenti e con quello che si potrebbe definire Maladaptation has been referred to as “a cure that is worse than the disease” (Scheraga & Grambsch, 1998: p.86) ..4. reduces the ‪incentive‬ to adapt by creating dependencies, and 5. enforces path dependency through large infrastructural ‪investments‬ (Barnett & O’Neill, 2010) cioè semplicemente il familismo amorale in cui il familista amorale si comporta secondo la seguente "regola aurea": massimizzare i vantaggi materiali e immediati della famiglia nucleare, nel presupposto che tutti gli altri agiscano allo stesso modo detto anche dilemma del prigioniero che è facilmente riscontrabile (sociologicamente) nei verbali delle votazioni quasi all'unanimità della Regola di Padola su qualsiasi provvedimento

5. Sussiste il problema delle zone a protezione speciale SIC e ZPS all'arrivo del nuovo impianto di Colesei e nella risalita parzialmente, una denuncia per violazione in caso di mancato accordo con la soprintendenza comporta esiti imprevedibili

6. Il progetto è stato ridimensionato con la sola pista di rientro da Colesei verso Montecroce e Zancurto perché insostenibile economicamente nella parte verso il rifugio Lunelli come data dal progetto iniziale, ma con la prospettiva alternativa della pista di slittino e/o un'altra pista meno impattante di concerto con la Regola di Casamazzagno.

Tutta la discussione poi trascurava il fatto che  il 2014 è stato l'anno più caldo degli ultimi 135, da noi è nevicato solo il 16 gennaio dopo molte piogge e sono già 4 le manifestazioni in difficoltà nel nostro comune; per dire in Austria il problema si affronta con la consapevolezza dei dati climatologici e la prospettiva di creare nuovi comprensori viene definita dai 1800 metri sopra il livello del mare proprio dai diretti interessati intervistati, come evidenziato in un testo recentissimo ISCONTOUR 2014 Tourism Research Perspectives. Poiché le cifre per l'innevamento artificiale con in camion dell'attuale pista di Zancurto sono sulle svariate decine di migliaia di euro, sarebbe opportuno illuminarci sull'indotto creato per ogni euro investito da queste e altre evenienze, cioè se non sia il caso di affrontare i numeri e confrontarli con le aspettative.



sabato 10 gennaio 2015

Dieci domande su un mercato del lavoro in cirisi - Emilio Reyneri, Federica Pintaldi



Libro di analisi, si parte da una serie storica recente 1977. La complessità del lavoro in Italia è simile e per certi versi opposta all'Europa. Gli autori propongono dieci domande che cercano di dirimere abbastanza in profondità le difficoltà di lettura della crisi attuale e le possibili vie di uscita, che malgrado l'evoluzione di disoccupazione sempre più evidente in Italia, ci vedono ad un punto di svolta della struttura economico/occupazionale. Nelle pieghe del testo si apprende ad esempio che sempre più persone, maggiormente donne sono alla ricerca di un'integrazione del reddito per la grossa erosione del reddito in corso dal 2008 e oltre la stesura del libro del 2013, ma notevole è il contributo rilevato di lavoratori stranieri nell'economia italiana. Le risposte sono ad onor del vero impolitiche, nel senso che allo stato attuale, ne i centri per l'impiego, ne le politiche di formazione/riqualificazione suggeriscono un cambiamento istituzionale e nelle risorse dedicate ad una pro-attiva ricolocazione dei lavoratori e dei disoccupati, ma anzi come testimoniato dagli autori in più punti, si tende ad un ripiego su se stesso dello stato ed allo sviluppo del fai da te dell'individuo anche per le questioni sociali/sanitarie. Quello che è evidenziato è soprattutto il grosso divario nelle prestazioni intellettuali e qualificate fra l'Italia ed il nord Europa in continuità con la scarsa scolarizzazione e con l'evidente malfunzionamento del welfare italiano (ammortizzatori sociali). La proposta degli autori è di incidere proprio nel funzionamento dei centri per l'impiego, assimilandoli alle migliori pratiche europee, cioè con personale preparato ed ammortizzatori sociali che inducano il disoccupato/lavoratore a ricercare e ottenere tramite questi istituti la maggiore occupazione ed un minimo reddito disponibile per sostenere la società rispetto al ripiego generale attuale ed in prospettiva di lungo termine. Buona lettura.
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