I quaderni della Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo in questo numero ci introducono all'analisi dell'evoluzione delle comunità alpine occidentali dal punto di vista demografico, economico e sostanziale dei servizi presenti. Situazione molto comune a tutte le alpi è lo spopolamento accentuato dal venire meno dei servizi pubblici di scuole, ospedali; dalla mancanza di opportunità economico/occupazionali e infrastrutturali stradali e/o digitali a banda larga. I molti grafici illustrano bene questo spostamento delle popolazioni verso le cinture urbane di Cuneo, Saluzzo e Fossano.
Naturalmente c'è l'aspetto positivo di collaborazione e senso di comunità che nelle piccole realtà è ancora presente e dal quale i diversi progetti proposti nella seconda parte del testo declinano le molteplici possibilità di rinascita della montagna. Particolare attenzione è posta all'agricoltura, turismo e servizi/sociale, campi dove coltivare il biologico e l'ecoturismo nella collaborazione transvalliva e transfrontaliera con la Francia. Progetti europei sia a livello pubblico che privato, cospicuamente finanziati singolarmente che aiutano sia a mantenere e recuperare l'identità dei montanari, che a rafforzarla, dando il giusto peso anche in termini di indotto ed evitando i megainvestimenti in stazioni sciistiche visto l'effetto opposto dei decenni precedenti, specificamente nelle seconde case. Difficile è vivere in montagna quanto difficile è essere competitivi e allora grande spazio verrà dato dai programmi Europei alle capacità creative della gente; punti deboli naturalmente restano il fare sistema e la finanziarizzazione, due componenti ineludibili tanto più per un futuro di progetti complessi ed innovativi a livello globale. Le valli trattate sono: valle Stura, valle Grana, valle Maira, valle Belbo, valle Varaita, valle Po e valle Infernetto con riferimenti specifici ai singoli comuni e alle singole aziende/consorzi. Pubblicato nel 2013.