Analisi giuridica ed economica della prevista specificità montana ma in larga parte inattuata e tutta da ridefinire dopo la bocciatura tramite referendum della revisione della seconda parte della Costituzione Italiana. Testo tratto dalla seconda giornata di studi "Impresa e territorio. Sondrio, Belluno e Verbano Cusio Ossola: un confronto fra i territori della specifità montana" del marzo 2015.
La parte prima è dedicata alle modifiche legislative in atto negli ultimi anni che prevedono tutta un'omogeneità territoriale e di contenuto associativo, economico e sociale per lo sviluppo di una linea amministrativa comune e sussidiaria, di complessità notevole poggia sull'autonomia montana in via di definizione anche nelle Regioni Veneto, Lombardia e Piemonte con valore rafforzativo delle specificità culturali ed economiche, ma sempre ad un livello amministrativo ed inferiore rispetto alle Province Autonome.
La zona del Casentino in Provincia di Arezzo è stata studiata ed esaminata con le popolazioni ed è emersa una strategia per il rilancio di un territorio marginale che è similare alla Strategia per le Aree Interne previste per il Comelico e l'Agordino.
L'ultima parte è una raccolta di tabelle e dati economici degli ultimi anni delle 3 province interamente montane, per le quali si denota una vocazione all'export nel distretto dell'occhialeria bellunese e in poco altro, ma con forti difficoltà nel mantenimento ed innovazione delle imprese, in particolare nella competizione del settore turistico, che oggettivamente la disposizione di un Fondo ODI per i comuni di confine con Trento e Bolzano tende ancora di più a risaltare le inefficenze burocratiche e la mancanza di innovazione sociale, con la conseguente verticalizzazione del sistema economico alla quasi esclusiva dipendenza di pochi e grossi investimenti mentre la tendenza allo spopolamento si accentua. In sintesi un'esperienza deteriore dell'autonomia in un contesto millenario di società comunitaria, regoliera ed egalitaria.
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