Prima personale lettura di un romanzo fantasy datato 1969. La trama riguarda la scoperta di 2 persone in fondo all'Antartide, provenienti da una società scomparsa 900.000 anni fa; scoperta che sconvolge la scienza moderna, sia dal lato tecnico, ma specialmente da quello etico, in particolare perché si riflette su tutte le contraddizioni attuali che a 40 anni dalla pubblicazione sono più che mai complesse. Ricco di prosa e poesia, noioso solo a tratti nella parte centrale, è coerente di stile fino in fondo, piuttosto verosimile. Una buona anticipazione di quello che potrebbe accadere con l'avanzare della scienza moderna e che ci pone di fronte alla questione più importante: qual'è il valore della vita di un uomo? A voi l'ardua sentenza..
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