mercoledì 12 novembre 2014

Governo locale e autonomie - Ferruccio Vendramini


Ferruccio Vendramini appassionato cultore della storia locale della Provincia di Belluno ci dona questo studio assai importante di alcune vicende storiche e politiche di Belluno con accenni ai paesi della Provincia fra 1800 e primo novecento. Partendo da Castion, frazione di Belluno un tempo autonoma con le mille battaglie per rimanervi, la descrizione della società del tempo e delle profonde difficoltà del vivere in montagna ci impegnano nel raffrontare che cosa è cambiato in meglio e le molte avversità legate alla natura che condizionano ampiamente ancora oggi le attività umane sparse e a presidio di un territorio che è integro ma allo stesso tempo selvaggio.

La nascita dell'Italia unita ci porta poi nella difficile formazione della Provincia di Belluno, integralmente agricola, influenzata si dai moti risorgimentali, ma priva di un vero centro urbano e pure di peso politico, percorso che va sempre più accentuandosi in chiave contemporanea come riconosce l'autore in chiusura del libro.

Si passa poi a Ponte nelle Alpi, la cui descrizione è lampante delle difficoltà nell'attuare il miglioramento dei servizi al cittadino cosi sottolineando al contempo la tenacia dei montanari nel perseguirli con tutte le vicende amministrative susseguenti.

Va poi merito all'autore di evidenziare le difficoltà dei piccoli centri della Provincia come il mio, Comelico Superiore che venne commissariato per la cattiva gestione nel 1891 e negli altri paesi dissestati in tutti i sensi.

Gli anni iniziali della società "Dante Alighieri" sono stati importanti per la città di Belluno, lo sviluppo della società civile passa anche da qui, con questa che continua ad oggi a preservare ed arrichire la lingua e cultura italiana dentro e fuori i confini nazionali con molti momenti di incontro e confronto allora come ora.

Si discute quindi della mancanza di un monumento ai caduti della Grande Guerra a Belluno, in una cronostoria che è notevole nelle contraddizioni e nelle aperture della società bellunese.

Conclusione dedicata all'avvento del fascismo, attraverso i commissari ed il primo podestà della città, nell'implosione della strutture democratiche. Significativi tutti i documenti raccolti dal Vendramini in diversi archivi e per i vari capitoli, ci aiutano a capire il perché Belluno rimane bella da vivere e priva di una vera attrazzione rispetto agli altri centri, dissimulata nelle frazioni che si estendono in un vasto ambiente montano.

Preso a disposizione tramite prestito interbibliotecario gratuito della Provincia di Belluno.

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