lunedì 13 febbraio 2017

Il turismo social-collaborativo - Italo Di Maio


Il turismo nella sua nuova fase evolutiva, la sharing economy. Nelle 160 pagine di questo testo autoprodotto nel 2016, si possono trovane molti numeri e molti modelli esempio di aziende che stanno cambiando l'accesso al prodotto turismo in modo orizzontale. Da Airbnb a Uber a Blablacar a molte altre, si passa in rassegna quella che è una vera e propria rivoluzione in termini di costi e di velocità dell'accesso al viaggio ed alle comunità diffuse; diffusione presente sul web in via informativa/virtuale e poi sempre più nella realtà tramite servizi di varia natura, dai trasporti (carpooling, carsharing) agli alloggi (bed and breakfast, couchsurfing), ma soprattutto verso un turismo fatto di esperienze e condivisione. Questo cambiamento culturale è dato tanto dalla contingente situazione economica quanto dall'innovazione, dove pagare con un'applicazione sullo smartphone per un servizio è la normalità per la generazione dei millennials (dal 1980) e le seguenti a sostituire in buona parte il l'acquisto di automobili, pacchetti vacanza e chi più ne ha più ne metta. La permeabilizzazione dei modelli è sempre più frequente in tutti gli ambiti della società, dove chi è escluso dalla rete internet va ad essere escluso da essa e dai servizi anche pubblici presenti. Lunga la bibliografia presente e le startup qui nominate che cercando nei vari social network restituiscono l'attualità del fenomeno.

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